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L’Urtica urens, detta anche ortica minore, ha un potere urticante superiore rispetto alla sua sorella maggiore (Urtica dioica) e viene liquidata in genere come erbaccia. Tuttavia, come pianta curativa, è una tuttofare che nel 2022 è stata addirittura premiata come pianta curativa dell’anno. In omeopatia, l’ortica viene impiegata in caso di eruzioni cutanee e per la lattopoiesi.

Urtica urens scheda

L’ortica minore (Urtica urens), una pianta annuale, appartiene al genere Ortica, cresce solo fino a ca. 50 cm ed è una delle circa 70 specie esistenti. Grazie all’elevata percentuale di clorofilla, l’ortica ha foglie e gambi color verde scuro. Le foglie hanno peli urticanti sul lato inferiore e il bordo dentellato. Questa pianta curativa è originaria di tutto l’emisfero nord e si trova spesso ai bordi delle strade, su cumuli di spazzatura ed è considerata un’erbaccia.

Per molti insetti e farfalle, l’ortica costituisce un importante habitat. Le farfalle depongono le uova sull’ortica e i bachi appena schiusi si nutrono delle sue foglie. Per la farfalla «vanessa dell’ortica», questa pianta è addirittura fondamentale alla sopravvivenza.

Il nome del genere Urtica deriva dal latino urere, che significa bruciare. I nomi delle specie dioica (dioicismo) e urens (urticante) caratterizzano solo più in dettaglio la pianta originaria.

 

Perché l’ortica provoca bruciore?

Sul lato inferiore delle foglie e sul gambo l’ortica minore, detta anche Urtica urens, ha dei peli urticanti, che assomigliano a piccole "cannucce" con la testa ricurva. Se i peli urticanti vengono sfiorati, la testa si rompe e dalle "cannucce" fuoriesce un liquido composto da acido formico e istamina che causa bruciore sulla pelle. Malgrado l’Urtica urens venga chiamata «minore», ha un potere urticante maggiore rispetto alla «sorella maggiore» (Urtica dioica).

L’efficacia dell’Urtica urens nell’omeopatia

In omeopatia, l’Urtica urens viene usata prevalentemente per la pelle, i reni e le ghiandole mammarie. L’Urtica urens può essere impiegata in caso di eruzioni allergiche con formazione di pomfi e prurito intenso oppure a seguito di ustioni. L’ortica ha un effetto diuretico e antinfiammatorio. Inoltre, favorisce la lattopoiesi e quindi è usata di frequente come rimedio omeopatico dalle partorienti. Infine, l’ortica è diuretica grazie ai flavonidi e all’elevato contenuto di potassio ed è quindi impiegata spesso come tisana e in cure disintossicanti.

L’uso dell’ortica

Oltre a essere impiegata come pianta curativa in omeopatia, l’ortica trova applicazione anche in cucina e in giardino.

L’uso dell’ortica in cucina

L’ortica ha una lunga tradizione come alimento. I germogli giovani e le piccole foglie hanno un contenuto elevato di nutrienti (proteine, vitamine) e minerali (tra cui calcio, potassio, acido silicico).

Se cotta al vapore o sminuzzata, l’ortica perde i peli e il liquido urticanti e può essere trattata per farne zuppe, pesto, salse fredde o risotto.

Le foglie hanno un effetto diuretico e vengono anche impiegate per farne tisane in ambito di cure disintossicanti. È anche possibile usare i semi dell’ortica, che sono ottimi se aggiunti a insalate o müsli.

L’uso dell’ortica in giardino

In giardino, l’ortica è un fertilizzante liquido naturale ed è un vero elisir per altre piante. Per 5 litri di fertilizzante occorrono circa 500 grammi di ortica, che viene raccolta, sminuzzata grossolanamente e messa ammollo in acqua. Quest’acqua va poi mescolata giornalmente, in tutto per due settimane. Il liquido così ottenuto va poi aggiunto in rapporto 1:10 all’acqua per annaffiare.

L’uso dell’Urtica urens in omeopatia

Per la produzione della tintura madre omeopatica vengono impiegate le parti superiori fresche dell’Urtica urens al momento della fioritura. Questa tintura viene poi utilizzata per la produzione di rimedi omeopatici sotto forma ad esempio di globuli. Il principio attivo omeopatico può essere usato internamente come globuli, ad esempio per la lattopoiesi. Esternamente, l’Urtica urens può essere impiegata come spray o roll-on sulla pelle ad azione lenitiva.

Agisce prevalentemente su:

  • pelle, reni, ghiandole mammarie, muscoli e articolazioni

Indicazioni principali:

  • Scarsa produzione di latte
  • Reumatismi dei tessuti molli
  • Gotta
  • Calcoli
  • Orticaria
  • Punture d’insetti
  • Ustioni

Punti essenziali per la scelta del rimedio:

  • conseguenze di intossicazione da molluschi e ustioni

Sintomi:

  • Eruzioni allergiche con formazione di pomfi e prurito intenso
  • Manifestazione periodica al cambio di clima
  • Ustioni
  • Quando la pelle – come dopo il contatto con l’ortica – reagisce con arrossamento, pizzicore e bruciore (spesso accompagnato da dolori articolari)
  • Scarsa produzione di latte nelle partorienti
  • Calcoli renali e vescicali
  • Orticaria

Modalità:

Peggiora con:
nevicate, di notte, umidità, calore, sforzo fisico (orticaria), contatto, consumo di molluschi