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Il Mezereum è una pianta molto speciale della famiglia delle Thymelaeaceae. Ci può sorprendere durante una passeggiata nel bosco in primavera, oppure anche in inverno con clima mite, con la sua fioritura magnifica e il suo profumo seducente. Dapprima spuntano innumerevoli fiori lungo i suoi rametti lignificati, poi compaiono le foglie. I fiori rosa-rosso spuntano come testoline dai rametti ancora pelati e «ossuti». Questo fa pensare che il Mezereum potrebbe essere un rimedio per testa e ossa. Naturalmente, non selezioniamo un rimedio sulla base di queste caratteristiche, ma possiamo «farci un’idea» e memorizzare più facilmente le tante informazioni. In questo contesto, notiamo che il Mezereum tratta le eruzioni cutanee «cattive» (a rapida progressione), che sono rosse come il colore dei fiori della pianta. La formazione di pus sotto spesse croste (spesso sul cuoio capelluto) è tipica delle eruzioni cutanee. Il Mezereum è una pianta molto velenosa (dall’arabo: mazerium = uccidere): anche un semplice contatto può infiammare la pelle o le mucose. È assolutamente necessario tenere i bambini lontano dai frutti rossi e invitanti, perché poche bacche possono avere un effetto letale. In omeopatia, le piante velenose vengono considerate anche in caso di stati «velenosi». Ad esempio, il Mezereum aiuta spesso in caso di malattie da Herpes zoster molto dolorose: i dolori sono penetranti, lancinanti e brucianti (come una scottatura). Se l’Herpes zoster è guarito esternamente, ma permangono dei dolori nevralgici, si consiglia di ricorrere al Mezereum. Se in una ‹persona Mezereum› viene soppressa un’eruzione cutanea (pomata a base di cortisone), spesso si manifestano disturbi profondi come malattie ossee, perdita dell’udito o nevralgie.

Mezereum scheda

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